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Le app che aiutano il prossimo - GM Multimedia

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Le app che aiutano il prossimo

APP Utili



Scopri con noi come Internet sta cambiando il volontariato

Aiutare le persone in difficoltà è una di quelle attività che ci fa sentire di non essere inutili questo mondo e, infatti, le associazioni di volontariato e il terzo settore in generale sono sempre più operative sul territorio, portando cure, soccorsi e amore a chi ha problemi o si trova in difficoltà. Sappiamo bene però che il tempo ci fagocita con i suoi ritmi perversi e che spesso arriviamo cotti a fine giornata e senza un briciolo di energia. La bella notizia è che possiamo fare del bene lo stesso, grazie a delle app pensate proprio per le fasce deboli. n loro funzionamento generale è semplice: ci si registra come volontario e si danno una serie di informazioni che permettono, quando serve, di inoltrare una richiesta di aiuto solo a chi potrebbe essere fattivo. Quando l'allarme scatta, il sistema inoltra una richiesta di intervento. Il primo che risponde viene messo in contatto con la persona in difficoltà e può intervenire, o sul posto, oppure attraverso lo smartphone. Be My Eyes e AED Alert sono app di questo tipo. La prima, Be My Eyes (che scarichi da http://bit.ly/magbemyeyes), è un'app di aiuto per ciechi e ipovedenti. Quando qualcuno ha bisogno, il sistema mette in contatto telefonico il volontario e l'ipovedente. AED Alert (http://bit.ly/magaedalert) invece mette insieme una rete di volontari che sappiano utilizzare correttamente i defibrillatori portatili (AED è l'acronimo di Automated External Defibrillator) che iniziano ad essere posizionati in diversi punti delle città. In caso di problemi scatta l'allarme ai volontari e il sistema comunica dove si trova il defibrillatore più vicino. Le persone che rispondono, trovandosi nelle vicinanze dell'infartuato, prestano assistenza immediata. L'app sblocca il defibrillatore e i volontari possono procedere celermente alle operazioni di soccorso. Insomma, quest'app ti salva la vita.

Fai le tue cose e aiuta gli altri
Ci sono poi delle applicazioni che trasformano azioni quotidiane che compiamo su Internet in devoluzioni per il sociale. Charity Miles (http://bit.ly/magcharitymiles) è l'app per chi ama sfogarsi correndo. Con quest'app facciamo del bene a noi stessi e agli altri. L'app trasforma i chilometri macinati correndo in denaro, per l'esattezza 10 cent per ogni miglio percorso con la bici e 25 cent per ogni miglio fatto a piedi. Prima di iniziare a camminare o
correre, lanciamo l'app e attiviamo il GPS. Alla fine possiamo decidere a chi destinare quanto abbiamo accumulato.
Chi non ama lo sport e passa il tempo libero a giocare non deve scoraggiarsi perché può scaricare Humble Bundle (http://bit.ly/maghumblebundle}, l'app che propone tantissimi giochi che puoi scaricare o a cui giocare online, pagando una somma a tua scelta (libera). Oltre a ciò, decidi la percentuale da devolvere ad una delle ONG sponsorizzate. Stacanovista, sempre attaccato al PC, con tempo zero per fare sport o giocare? Abbiamo la soluzione! Tab fora Cause (http://bit.ly/magtabforacause) è un'estensione di Chrome e Firefox. I nostri browser sono sempre zeppi di schede aperte. Con questa estensione, ogni volta che apri una scheda viene visualizzata, al posto della schermata home che hai scelto, un messaggio pubblicitario e la somma ottenuta dai clic pubblicitari è devoluta ad associazioni e organizzazioni del terzo settore.

Ti faccio un regalo
Altro genere di app sono quelle che ti permettono di donare qualcosa o di trasformare i tuoi regali in bene. Fameroll (http://bit.ly/magfameroll) per esempio, è l'app con la quale puoi fare un pensiero originale ad un'amica, regalando una videodedica registrata dal suo artista preferito. Fameroll si impegna a devolvere la somma che hai investito per l'acquisto alle associazioni di volontariato e ai progetti solidali. Si dice che la misura di quanto qualcuno ci ami è il tempo che ci dedica ed è vero, perché il tempo è la cosa più preziosa che abbiamo. L'app Croqqer (http://bit. ly/magcroqqer}ci consente di fare questo: donare il nostro tempo alla comunità. Basta un po' di tempo da mettere a disposizione degli altri, una competenza da condividere ... inoltre anche noi possiamo inserire un bisogno e ricevere aiuto da qualcun altro. Croqquer aiuta tutti, la mamma che deve fare una torta, l'anziano che deve andare dal dottore e non sa come fare, il professionista che non sa come sbloccare il PC.

Coloriamo il mondo di verde
Chi ha un'anima green e prova nel suo piccolo a salvare il Pianeta, con Treedom (http://bit.ly/magtreedom) può regalarsi o regalare un albero, che verrà piantato da un contadino nel Paese di origine e che potrà essere seguito attraverso il sito o l'app di Treedom. Un'azione bella e originale, per stupire chi riceve il dono, utile per l'ambiente, perché gli alberi assorbono CO2 e anche solidale, perché gli alberi di Treedom sono piantati dai contadini nella loro terra, in Paesi meno fortunati del nostro.

l miei occhi al tuo servizio


Vedente o non vedente?
Be My Eyes si scarica da http://bit.ly/magbemyeyes. Quando apriamo l'app, la prima cosa da fare è registrarsi scegliendo la nostra tipologia. Come volontari, scegliamo la voce Sono un volontario vedente. In caso di cecità o problemi possiamo invece registrarci come Sono non vedente o ipovedente.

Accesso volontari
La schermata successiva, per i volontari, ci spiega brevemente cosa saremo tenuti a fare come volontari in questa Rete Globale (Be My Eyes infatti è un'app funzionante in tutto il mondo). Noi presteremo i nostri occhi a chi ne abbia bisogno. Clicchiamo su Sono nuovo per proseguire questo percorso.

La registrazione vera e propria
Possiamo scegliere con che canale registrarci in questa app, usando Facebook. Ricordiamoci che i nostri dati servono al sistema per inserirei nel mondo e per metterei in contatto con chi ci chiamerà, quindi evitiamo soprannomi o email fasulle. In pratica, se con Facebook ci chiamiamo con un soprannome, ricordiamoci di modificarlo.

L'importanza della lingua
Il passo successivo è la scelta della lingua. Chi ci chiama parlerà la lingua che abbiamo selezionato. Questa scelta è sempre modificabile e il motivo è semplice: mettiamo il caso di fare un viaggio all'estero, in un paese di cui conosciamo la lingua. Poiché il GPS ci individua, potremo cambiare questa impostazione e aiutare anche persone del luogo.carlo.

Ipovedenti e le aiutiamo a ritrovare la strada di casa oppure a scegliere il colore del maglione da indossare


Fatto! Ora è tempo di imparare
Ecco, adesso siamo parte di una rete solidale di 3 milioni di persone, non male! Selezioniamo la voce Impara a rispondere a una chiamata, per capire cosa saremo chiamati a fare. Si apre un video di YouTube che ci spiega il funzionamento dell'app, dalla notifica push sul nostro cellulare alla conversazione vera e propria con chi chiede il nostro aiuto.

E dopo la teoria, la pratica
Il passaggio successivo completa il mini corso di formazione volontari. Per procedere con il test basta mettere il telefono in stand-by e aspettare. Riceviamo subito un messaggio push sul display con una richiesta di aiuto. Se rispondiamo in un tempo che l'app ritiene utile e se siamo i primi a farlo, veniamo inoltrati alla conversazione con il richiedente aiuto.

Impostiamo bene l'app
Sulla barra inferiore dell'app abbiamo una serie di opzioni; scegliamo Impostazioni. In questa scheda sono conservati tutti i dati personali che abbiamo inserito in fase di registrazione e possiamo modificarli. Molto importante da ricordare è che qui abbiamo l'opzione per la scelta della lingua, nel caso in cui facessimo quel famoso viaggio.

Il mondo da un'altro punto di vista
Se selezioniamo il cuore sulla barra inferiore, abbiamo accesso alla sezione dedicata alle storie della comunità di Be My Eyes. Qui sono raccolte le esperienze della comunità, e i protagonisti si raccontano e ci raccontano la forza di sentirsi liberi di fare cose strabilianti, consapevoli di avere sempre due occhi a controllarli e proteggerli.

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