Dallo scorso mese di gennaio, molti utenti WhatsApp hanno iniziato a ricevere sui loro smartphone, all'apertura dell'app, un avviso che chiede di accettare i nuovi termini d'uso del servizio e l'informativa sulla privacy (http://bit.ly/wa-privacy), il che rende obbligatoria la condivisione di alcuni dati degli utenti con Facebook, l'azienda madre, per scopi commerciali e per migliorare l'esperienza utente. Quest'avviso ha creato un po' di preoccupazione. Alcuni dei cambiamenti su cui è stata richiesta l'approvazione potrebbero infatti essere un problema dal punto di vista della privacy, ma nell'Unione Europea le suddette modifiche non valgono. I cittadini dell'UE sono infatti protetti dal GDPR, il regolamento europeo per la protezione dei dati personali, che è una delle leggi sulla privacy più avanzate del mondo, e Facebook, come molte altre aziende di Internet, è costretta a trattare i cittadini dell'UE diversamente dagli altri. Non a caso, l'avviso che WhatsApp ha mandato agli utenti internazionali differisce da quello degli utenti europei. Per cui, se WhatsApp vorrà condividere i dati degli utenti europei per scopi commerciali e per la pubblicità, dovrà stringere un nuovo accordo con le autorità dell'UE, ma al momento niente di simile è in programma.